Blog dei Grifoni :una raccolta di post con l'intento di riportare in un unico spazio, quelli che oggettivamente, possono rappresentare il nostro pensiero, lasciare una traccia indelebile del nostro sentire. Siamo aperti ai vostri suggerimenti e critiche nell'ottica di renderlo uno spazio, oltre che di memoria, anche di discussione sui temi trattati. Vi aspettiamo numerosi Sempre Forza ZENA!!! (ne abbiamo bisogno) P.S. L'altro nostro blog e' : http://grifoni.blogspirit.com
giovedì 4 agosto 2005
Commenti a freddo
Il provvedimento del garante non mi è giunto troppo inaspettato. Si tratta infatti di un organo politico che non ha avuto e credo non avrà mai un ruolo effettivo nel panorama italiano, posto che le violazioni della privacy nel nostro paese sono innumerevoli e quasi mai si fa qualcosa per evitarle. La decisione di non luogo a procedere, quindi, si sposa con quella cultura del lasciar fare che mai ha trovato contrasti in Italia. Ieri dicevo dell'accostabilità del caso Genoa al caso Antonveneta. Lì è nato un terremoto politico (anche per la presunta intercettazione di un'utenza del Senato), qui no. Tanto per loro è solo una squadra di calcio. Tanto per loro Preziosi ha comprato la partita e checosavogliamoancoradaloro. Beh, a color che stanno già pensando di scrivere l'epitaffio del Grifo, faccio oservare che, indipendentemente dal discutibilissimo tenore del provvedimento, lo stesso è riferito o riferibile al caso Borgobello ed alla parte in cui si vociferava egli avesse telefonato a persona di sesso femminile diversa dalla moglie. Chiaro che l'eventuale provvedimento di inutilizzabilità avrebbe travolto tutto, ma è giusto anche precisare i confini di questa sconcertante decisione. Praticamente, io sono talmente garantito nella mia privacy che: possono mettermi le microspie in camera anche se non sono indagato, possono sentire tutti i cavoli miei, possono trascrivere o riassumere tutto quanto sentono o pensano di avere sentito, possono anche, di fatto, divulgarlo, possono dare tutto in mano ad altra autorità, previo sbianchettamento (che in realtà non credo ci sia stato: chiedete a Borgobello cosa è saltato fuori durante il suo interrogatorio all'ufficio Indagini), tanto va tutto bene. Epperò a noi avvocati, tra poco, faranno il contropelo se per caso venisse uno strenuo difensore della privacy a controllare se tutte le mie pratiche sono anonime in modo che non si possa capire il nome dell'interessato. In questo caso non credo che il sollecito e "garantista" Garante emetterebbe analogo provvedimento. A nulla rilevando che nelle stanze dei Pubblici Ministeri e nelle aule del Tribunale ci sono i fascicoli con nome cognome, indirizzo e data di naascita (per non sbagliare) associati al presunto reato contestato a ciascun interessato. Ma lì la privacy non vale. Comunque sia, non è che le cose per noi siano cambiate molto. La situazione non è migliorata, questo no, ma non è neppure peggiorata. Con ciò voglio dire che non è andato a segno un affondo dell'amico Mascia, ma che tale risultato non pregiudica quello che sarà il procedimento davanti alla CAF. Poi, se i giornali hanno dato un risalto esagerato alla notizia in chiave negativa per noi, la cosa non deve stupire, visto che è dall'inizio che, salvo qualche eccezione, i media hanno verso di noi un atteggiamento di radicale antipatia. Basti pensare l'agghiacciante risposta ricevuta da un amico writer e riportata sul muro di ieri rispetto ad una mail inviata al giornale Alto Adige (o Sudtirol). I giornali i processi li fanno prima, amici miei. Per loro Joker è già colpevole e pazienza se la tesi difensiva è sorretta, al di là delle eccezioni preliminari che definire fondate è poco, da argomentazioni logiche e fattuali che non zoppicano minimamente, contrariamente alla inquisitoria (nel senso di Torqemada) tesi di accusa. Pazienza se il secondo giudice non si è ancora pronunciato. Pazienza se il garante ha detto che, in pratica, è lecito farsi i cavoli degli altri mediante cimici apposte ovunque. Tutto questo va bene, purché non ci vada di mezzo qualche pezzo grosso. Allora la cosa è diversa. Che vergogna, amici miei. L'unica cosa che mi sento di dire, volendo rimanere speranzoso ed ottimista, è che mi auguro, qualora si vincesse in appello, che coloro che vorranno saltare sul carro del vincitore siano presi a robusti calci nel culo.
Datemi un motivo per crederci
Nel giro di un mese un tracollo di ben due categorie, squadra che verrà presumibilmente dissolta, allenatore che parte e danno economico devastante. Nonostante gli ottimismi e le speranze non vedo a cosa ormai potremmo attaccarci, siamo fatti. I tentativi di appigliarsi al diritto (in questo caso è un minuscolo voluto) sono puerili esercizi accademici di fronte alla furiosa determinazione di qualcuno di cancellarci dalla faccia della terra. Qui non c'è argomento che tenga, a prescindere dalla colpevolezza o meno della società: vogliono cancellarci, lasciarci sui libri di storia, farci fare la fine della Provercelli o del Casale, farci diventare dei simpatici fenomeni da baraccone. Leggete lo score degli scudetti degli ultimi anni: quante squadre oggi possono seriamente ambire al titolo ? quante squadre lo hanno vinto di recente senza pagare il fio per la loro "ubris" ? sarà un caso ma dalla fine del sorteggio completo nessuna "provinciale" ha più vestito lo scudetto dopo il Verona di Bagnoli. L'altra sera ascoltando una delle penose trasmissioni lombarde sul calcio mi hanno impressionato le telefonate. Tifosi di juve, milan ed inter da ogni angolo d'italia, persino da città con storie calcistiche importanti come firenze o napoli, persino adulti o persone di mezza età. Il calcio è morto per il semplice motivo che non c'è più il campanilismo italico dietro la squadra della propria città. Rileggete il bellissimo articolo di Claudio G.Fava (respect! ) dove sono le domeniche con la radiolina, le giacchette nere, ameri, le figurine, il cuscino lanciato in campo, i lama che sputano dai distinti sul guardialinee ? non c'è rimasto più niente di niente. Adesso ci sono soltanto loro tre. Non seguo la serie A da anni, (ben prima della nostra retrocessione), seguo solo il Genoa e soddisfo su campetti di terra battuta il desiderio di vedere calcio "vero". Adesso nemmeno quelli...tutto sintetico, tutto bellissimo e plastificato. L'altra sera esco da un campo di quelli un tempo "disperatissimi", niente fango e polvere sulle scarpette...intonse, lucide e perfette come appena comprate. Tutto asettico, plastificato, pulito, perfetto. In quel momento ho realizzato come un fulmine, un lampo nella testa, che se ci retrocedono dopo un campionato DOMINATO come questo, per quale motivo dovrei continuare a credere che un domani ci "consentiranno" anche solo di risalire in serie B ? come sempre nella vita è meglio rimanere all'oscuro di tutto, perchè sapere fa male, malissimo. Ora noi sappiamo con certezza che il gioco è truccato. Cosa fate se vi accorgete che il croupier bara ? gli spaccate il tavolo sulla testa ? o vi alzate e dite buonasera ? mi fanno tenerezza i cuginetti, convinti di "contare"...si saranno accorti adesso del motivo per cui non possono spingersi "oltre", del motivo per cui non si comprano i campioni..volete dirmi che garrone non ne avrebbe la possibilità ? nossignore, la regola è "non disturbare il manovratore" chi trasgredisce viene punito ed allora tutti vivacchiano tra la a e la b, o magari con qualche puntata in coppette da quattro soldi, ma Coppa dei Campioni e scudetto non si toccano. Adesso lo sappiamo, abbiamo visto negli occhi la Verità. Ho pensato e creduto di poter continuare a vivere (anche) di calcio seguendo solo la mia fede, facendo finta di non vedere le porcate degli ultimi anni, gli scudetti rubati all'inter, i fallimenti manovrati, le vendette contro questo o quello, le fideiussioni, i debiti, le banche, il doping e tutto il carrozzone di puttane e ruffiani che segue questo sport (se ancora possiamo chiamarlo così). Mi ero illuso. Adesso veramente non ci credo più. Non credo più che sia possibile vincere solo perchè si è bravi, ci vuole dell'altro. E soprattutto non voglio diventare come i doriani, guardateli, sono in coppa uefa e sono tristi. Tristi per un campionato triste, fatto di allenatori tristi e giocatori tristissimi, se non avessero avuto noi su cui parlare, spegnevano la tv e la riaccendevano alla prima di campionato. Sono rinchiusi in un acquario, anzi in una boccia, convinti che sia l'oceano...gli auguro di non prendere una facciata sul vetro come è successo a noi.
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