martedì 2 agosto 2005


Ti vogliamo Vedere ancora cosi'!!!! Posted by Picasa

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Milan Genoa 50 - 51 Posted by Picasa

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Il Garante Risponde

Ho ricevuto la risposta via mail del Garante che mi comunica cio' che gia' sapevo perche' letto nel comunicato di oggi ma l'ho ringraziato comunque perche' almeno mi hanno cagato, poi mi sono permesso di riscrivergli per avere almeno un'idea dei tempi di un'istruttoria (dubito che mi risponda ma sono talmente alla frutta che ci ho provato). Dove hai visto sul sito del Garante che i tempi dell'istruttoria sono lunghissimi?

Thomas Skuhravy Posted by Picasa

Sandokan!!! Posted by Picasa

Picchia Gorin!!! Posted by Picasa

Palombo e Gazzetta

Cari amici genoani, scrivo per raccontarvi e riassumere i contenuti, secondo me davvero interessanti, di una breve corrispondenza col signor ruggiero palombo della gazzetta dello sport. Sarò breve. Per chi sarà interessato ai dettagli sono in grado di fornire i testi completi delle e-mail. Scrivo a palombo dopo aver letto il suo pezzo sulla gazzetta che definiva la sentenza da noi subita come "esemplare". Gli chiedo se "ha letto la sentenza", perché secondo me, definire esemplare una condanna per illecito dove l'illecito non è dimostrato fino in fondo, dove non compare il famoso terzo lato del triangolo (il torino...) e dove non ci sono giocatori accusati di combine mi sembra illogico e ingiusto. Aggiungo alla mia prima e-mail che sarebbe stato necessario da parte del signor palombo "un po più di rispetto per la gente rossoblù e per una squadra che ha conquistato la serie A sul campo, in 42 partite strasudate." Il palombo, molto disponibile a un confronto dialettico, mi risponde subito, dicendomi che ha letto la sentenza anche troppo bene, che forse sono io a non averla letta, e che un terzo del suo articolo era appunto dedicato al popolo rossoblù. La sua risposta non mi soddisfa per niente, e così decido di chiedere al signor palombo perché certe altre squadre, i cui illeciti sono stati dimostrati (vedi juve-agricola) non hanno subito alcun provvedimento. La risposta di palombo è quasi immediata e ha veramente dell'incredibile. E qui devo citare le testuali parole: "Credo che alla Juventus non si sarebbero mai fatti beccare con le intercettazioni e i soldi contanti. Non so quanti anni abbia lei, io ne ho abbastanza per ricordare (e sapere) che nel calcioscommesse '80 (il primo e più scandaloso, lo denunciai io sul Messaggero mandando Milan e Lazio in serie B) la Juve era coinvolta (Bologna-Juve 1-1) ma Boniperti riuscì a insabbiare tutto portando soldi cash a Trinca e Cruciani (ovviamente tutto ciò non fu mai provato, ma siccome la stessa cosa la fece la Roma di Dino Viola nel tempo ho potuto sapere). Questo per dirle che la Juve trova (quasi) sempre il modo di farla franca." Dopo aver letto queste sconcertanti parole, rispondo al palombo dicendogli che, se ho capito bene, la differenza tra gli illeciti di Genoa e juve starebbe nel fatto che il Genoa si è fatto beccare con le mani nel sacco mentre la juve no. Dalle sue parole era ben questo che si capiva! O no? E lui mi risponde così: "lei continua a fingere di non capire la differenza che passa tra una cosa e una cosa che genericamente si sa ma non è sostenuta dallo straccio di una prova." Non vi dico la mia risposta perché il muro non è il luogo per esternazioni e vanaglorie personali, quello che posso aggiungere è che il signor palombo ha definito la sentenza contro il Genoa "esemplare" sulla gazzetta, il suo giornale. Ma poi, in privato, quando un genoano lo mette di fronte all'illegittimità di un simile provvedimento e alla clamorosa disparità di trattamento fra il caso Genoa e tanti altri casi (citati da palombo stesso), il giornalista senza macchia non ha alcuna vergogna di sostenere che, ri-cito le testuali parole "...la Juve trova (quasi) sempre il modo di farla franca." Bene! Questo è quanto, signore e signori. Vi ho presentato il signor palombo, quel giornalista che fa la morale al Genoa sulle pagine della gazzetta dello sport! Io dico che è giunta l'ora di farla finita con certi personaggi e certe situazioni. Ditemi, vi prego, che cosa ne pensate. Perché io non ci dormo più la notte!

Lettera al Garante

Ecco il testo della e-mail che oggi ho inviato all' Autorità Garante per la Privacy. "Con il massimo rispetto per questa Autorità, ma mi chiedo: gli interventi del Garante riguardano solo minuziosi e pignoli adempimenti che, detto sempre con il massimo rispetto, non fanno che vessare modesti lavoratori autonomi rendendogli il lavoro quotidiano sempre più faticoso, oppure riguardano anche clamorose violazioni della privacy quali verificatesi - e che tuttora si stanno verificando - nel noto processo disciplinare sportivo attualmente in corso contro la società Calcio Genoa ed alcuni suoi dirigenti? Suvvia Signor Garante, tiri fuori un po' di coraggio e provi a fare la voce grossa non solo contro modesti professionisti ed imprenditori, ma anche nei confronti di poteri un po' più forti. Ad esempio, nel processo disciplinare sportivo di cui parlavo prima si sono verificate - e si stanno verificando - violazioni davvero scandalose alla legge sulla privacy. Coraggio Signor Garante, provi un po' ad informarsi e, se può, cerchi di intervenire rapidamente - anche assumendosi gravose responsabilità - prima che si consumino danni irreparabili. Ripeto, ho la massima stima e considerazione per questa Autorità e per i valori che è demandata a tutelare. Ma se non c'è un po' di coraggio nell'applicare la legge nella pratica quando si tratta di casi scottanti, allora la legge stessa (e soprattutto i valori che dovrebbe tutelare) rischia di rimanere pura teoria o di essere applicata solo nei confronti dei soggetti "deboli". Con i migliori saluti."

Risposta a Ballarin

"Sig. Ballarin,
Innanzitutto mi consenta di ringraziarLa per averci avvertito della “fuga da Genova” del Nostro Patron Enrico Preziosi..
Sa, noi genoani -che le parole di colui il quale molti amano definire “un delinquente” (incensurato fino a giugno..) le ascoltiamo con molta attenzione invece di prestare fede a delle voci – avevamo appreso che la sua intenzione fosse quella di restare finché la tifoseria lo vorrà..
Intenzione peraltro ribadita nella trasmissione andata in onda dalle ore 20,30 alle ore 22,45 di sabato sera su Telegenova..
Ma probabilmente in quel momento si trovava in redazione a scrivere il Suo illuminante pezzo, e i suoi informatori (Lei stesso ha scritto in proposito della citata ‘fuga' “a quanto dicono”) chissà dove..
Tutto ciò premesso, a tacer degli altri casi riguardanti il Torino, il Messina ed il Perugia, mi limiterò a porLe una sola domanda..
Lei che è così informato sul Caso Genoa-Venezia, al punto da scrivere che il Genoa ha “rubato punti in classifica, è giusto vada condannato” e che “adesso i fatti parlano, le telefonate sono state registrate, si possono ascoltare e, se uno è colpevole, quest'uno è Preziosi” ha forse avuto accesso alle bobine originali di tali intercettazioni telefoniche? Con quale diritto Lei trasforma una Sua (legittima, per carità, ma comunque soggettiva) opinione in assoluta certezza?
Glielo chiedo soltanto perché mi ha sfiorato un dubbio: ma Lei, Sig. Ballarin, la sentenza almeno l'ha letta nella sua interezza? E' cioè una persona davvero informata dei fatti, oppure anche in questo caso, come per la “fuga da Genova” ( prossimamente in uscita in tutte le sale del capoluogo Ligure) di Preziosi, parla per sentito dire?
Si renderà infine sicuramente conto delle possibili implicazioni del Suo riferimento al Sig. Preziosi all'interno dell'invito da Lei rivolto ai tifosi genoani a “spaccare le sue, di vetrate, e devastare la sua automobile, non prendersela con chiunque capiti a tiro e parlare di ingiustizia”..
Tra l'altro, a quale tipo di violenza si riferisce, dato che la manifestazione dell'altro ieri (cui non ha partecipato solo la T.O., ma anche e soprattutto famiglie con donne e bambini al seguito, nonché comuni cittadini..) organizzata tifosi rossoblu, è stata comunemente definita dai mass-media pacifica?
Vorrà perdonare il tono talora sarcastico della presente, ma Lei è stato il primo ad usare nel Suo articolo espressioni che a mio avviso hanno profondamente mancato di rispetto al Genoa ed ai suoi tifosi, nonchè al suo Patron Enrico Preziosi.
p.s: Le faccio notare che Preziosi ha rilevato il Genoa prima che fallisse ( rimettendoci molti soldi) e non dopo, come ad esempio DellaValle.. E che ha pagato di tasca sua 12 dei milioni di euro di debiti della precedente gestione, per l'iscrizione al Campionato di A del Grifone..
E che Lui stesso ha voluto ultimamente salvare il Como dalla cancellazione..
Non le sembra quantomeno strano, per un imprenditore affermato qual'è Preziosi? Non le sembra ingeneroso accostarlo a coloro che "seguono l'iter della “scalata sportiva” per farsi pubblicità"?
Mi permetta di rispondere alla sua domanda "cosa mai anima uno come Preziosi": la passione.

Apologia del Genoa e di Preziosi

cari signori giudici, mi ha molto colpito una frase pronunciata dal presidente del palermo Zamparini " mi dispiace per il Genoa, ma non si possono fare certe stupidate ". Il termine "stupidate " mi porta alla mente la marachella compiuta da un bambino che ha rubato le caramelle dal vasetto sulla credenza, colpa per la quale è prevista una sanzione che non può andare ragionevolmente oltre una bella sgridata da parte dei genitori, e non un grave reato come quello di illecito sportivo, di cui siamo in realtà accusati, che prevede invece delle pene così severe e dai risvolti così devastanti! C'è qualcosa che non va nella percezione stessa di ciò che ci viene imputato. La stessa sentenza della commissione disciplinare ha toni molto moralistici, fino a sconfinare addirittura nel paternalismo. Si fa, in altre parole, e forse in mancanza di meglio, della vaga filosofia su ciò che è lo spirito di sportività e su cosa si dovrebbe fare, per poter essere degni di de coubertin, non considerando peraltro che, il contesto generale in cui viviamo, è lontano mille anni luce da quello dell'illustre francese. Forse, quindi, più che con lo snocciolamento delle prove a discarico, e la processione dei testimoni a discolpa, riteniamo che sia più interessante salire al vostro stesso livello, e discutere in primis di cosa sia un vero illecito sportivo! Se un soggetto compie delle infrazioni alle regole per poter ottenere un proprio vantaggio personale, a scapito del giusto diritto di un altro, in quel caso esso si potrà sicuramente definire un reo, anzi, peggio, un baro! In quel caso sicuramente si può parlare di illecito sportivo. Ma se, invece, un soggetto viola quelle stesse regole , sempre per poter ottenere un vantaggio, che altro non è che il conseguimento di un diritto già suo,così difendendolo da attacchi di terzi, e facendolo non va a ledere l'interesse di nessuno, allora non si può più parlare di illecito, ma bensì di un qualcosa di diverso, che in campo penalistico si chiama "legittima difesa"! Noi sosteniamo che sia proprio questo il caso della società Genoa. Per capire meglio ciò che intendiamo, bisogna fare un passo indietro, alla famigerata partita giocata a piacenza. Infatti, in quella occasione, lo spropositato accanimento dimostrato dalla compagine emiliana, andò ben oltre il normale e sano spirito agonistico, che voi giustamente invocate da parte di ogni squadra. Prova ne è che lo stesso allenatore del piacenza fu, a causa delle sue continue intemperanze, espulso dall'arbitro già al ventesimo del primo tempo. Orbene, a tutti coloro che furono presenti in quella occasione, tifosi, giocatori e dirigenti del Genoa, venne il forte sospetto che ci potesse essere stato un qualche incitamento a tale comportamento da parte di terzi. Sospetto che divenne certezza, quando un dirigente del Torino, per ragioni che non interessano al momento, confidò a un dirigente del genoa che c'era in atto un chiaro tentativo di ripetere tale "incoraggiamento" a vincere nei confronti dei veneziani. E questo è un fatto non più in discussione! Ora, bisogna tenere presente una cosa molto importante, infatti il presidente Preziosi aveva in quel momento sulle spalle un peso quasi insostenibile, derivante dai tanti sforzi e sacrifici fatti, nell'ottica di conquistare la promozione in serie A. Sacrifici fatti da giocatori e allenatore, che avevano fatto una cavalcata entusiasmante e sfibrante per tutto il campionato,sacrifici fatti dalla tifoseria, che vedeva col massimo entusiasmo riaprirsi le porte per la categoria superiore, dopo tanti anni di amarezze profonde, e infine, ma ugualmente importanti, sacrifici fatti dal Presidente stesso, che aveva dovuto risanare una situazione pesantissima prima, e fare corposi investimenti poi! Tale peso di responsabilità, non poteva che spingere Preziosi stesso ad agire in qualche modo, proprio per salvaguardare quel diritto di cui parlavamo prima, veramente e genuinamente conquistato sul campo, da contaminazioni e ingerenze di soggetti terzi. A questo punto, rispettosamente vi chiedo di diventare tutti Preziosi, e di, una volta nei suoi panni, pensare a che cosa avreste fatto voi, se vi foste trovati nella sua stessa difficilissima posizione! Certo, si poteva fare una regolare denuncia all'ufficio indagini della figc, ma con quali prove, se non la sola parola spesa in via confidenziale da Cravero? Oppure, e penso che molti di noi avrebbero fatto così, si poteva cercare di medicare la cosa in via privata, accertandosi personalmente che non si verificassero combine ai nostri danni, contattando le dirigenze delle società interessate ( di certo il fatto di essere noi il vicepresidente di lega per la B ha influenzato tale decisione). A questo punto, va fatta un'altra premessa, ugualmente importante. Infatti in quel momento, nei nostri scomodi panni del presidente Preziosi, non avevamo in alcun modo la visione completa di ciò che stava succedendo, in quanto ancora non c'era stata la possibilità di leggere alcuna intercettazione telefonica, e la informazioni che avevamo erano estremamente frammentarie! Sapevamo che c'era stato qualcosa di losco a piacenza, sapevamo, grazie a Cravero, che il Torino si stava muovendo per fare pressioni sul Gallo, sapevamo, tramite un amico comune del giocatore esposito, che il Gallo stesso stava facendo pressioni sulla squadra veneta affinchè facessero risultato contro il Genoa ( cosa di per sè più che lecita, diremmo anzi doverosa, se non fosse per il fatto che, in realtà, era fuori contesto, rispetto alla situazione di una squadra allo sbando, ormai già retrocessa, nella quale vi era un pesante contenzioso per gli emolumenti tra giocatori e società stessa, e anche considerato i modestissimi risultati sportivi ottenuti fino a quel momento!). Signori giudici, se voi foste stati Preziosi, avreste davvero agito in maniera diversa? O non avreste forse anche voi cercato, per tramite di contatti con tutte le parti interessate, di ottenere il normale conseguimento di ciò che era già vostro di diritto, come testimoniavano gli stessi risultati sportivi, raggiunti fino a quel momento? Riassumendo, possiamo dire che, non solo non c'è una vera prova provata di un illecito sportivo, ma anche e soprattutto che, nessuna delle operazioni di normalizzazione condotte dal Genoa,e in special modo dal suo Presidente, si può effettivamente definire un tentativo di togliere ad altri un giusto diritto da loro acquisito, in altre parole un illecito sportivo! Nessun soggetto terzo ne è stato chiaramento offeso o si è visto pregiudicato nei propri interessi, nè il Torino, che cercava di raggiungere, lui sì, un risultato tramite la sofisticazione dell'andamento del campionato, nè sicuramente il venezia, che era già retrocesso, e per il quale il risultato era ininfluente. In quest'ottica, l'unico adebito che può essere fatto alla società Genoa, è quello di omessa denuncia all'ufficio indagini della federcalcio, infrazione che, secondo noi, non può esser punita con sanzioni più gravi che un'ammenda amministrativa, e al massimo un punto di penalizzazione nel campionato che il Genoa si è ampiamente conquistato sul campo, la serie A! Tuttavia, considerati tutti i danni, sia di immagine che finanziari, che sono derivati dalla vera e propria gogna mediatica che si è sviluppata intorno alla vicenda, e a cui è stato sottoposto il Preziosi e la sua società, crediamo di poter asserire di essere francamente già stati puniti a sufficienza. Grazie.