Blog dei Grifoni :una raccolta di post con l'intento di riportare in un unico spazio, quelli che oggettivamente, possono rappresentare il nostro pensiero, lasciare una traccia indelebile del nostro sentire. Siamo aperti ai vostri suggerimenti e critiche nell'ottica di renderlo uno spazio, oltre che di memoria, anche di discussione sui temi trattati. Vi aspettiamo numerosi Sempre Forza ZENA!!! (ne abbiamo bisogno) P.S. L'altro nostro blog e' : http://grifoni.blogspirit.com
lunedì 1 agosto 2005
Analisi
Quando si parla di Genova si porta spesso ad esempio la convivenza delle due squadre Genovesi. Si parla della passione per il calcio e si cita spesso l'esempio del Derby dove “si va Genoani e Doriani a braccetto” e dove “Non è mai successo niente” Questa situazione - a mio parere - nasce da un EQUILIBRIO che si è costituito negli anni basato su un SISTEMA di REGOLE non scritte che però tutti rispettano. Ci sono ambiti dove l'odio sportivo è permesso e altri dove non è permesso. Faccio alcuni esempi. E' permesso “odiare visceralmente i cugini”, è permesso “Gufare”, è permesso esultare per la retrocessione dell'altra squadra o per una sconfitta ad es. in coppa dei campioni. Ma NON sono permessi gli atti violenti – botte coltelli risse e non è permesso strappare le bandiere altrui. Nonostante a parole tutti si augurino a vicenda le peggiori disgrazie n realtà nessuno NEGA all'altra squadra IL DIRITTO DI ESISTERE. Soprattutto “l'odio” non c'è più in certe occasioni in cui tutti i tifosi genovesi sono veramente grandi: ad esempio quando c'è da fare della solidarietà. Quando morirono Mantovani e Signorini il lutto sincero fu di tutta la città. Molto raramente questo equilibrio si è rotto. Quando ciò è accaduto sia il Genoa sia la Samp ne hanno avuto gravi danni. Una occasione - e l'unica a quanto io ricordi – in cui questo equilibrio si ruppe fu l”AFFAIRE MONTELLA”. In tutta la città serpeggio il brivido: da parte Genoana il brivido del tradimento, del colpo basso. Ci fu la netta sensazione di essere stati vittime di una “furbata” Anche i Sandoriani reagirono. All'inizio furono ovviamente fieri: prima di tutto per il valore del centravanti, in secondo luogo – è ovvio – per le innumerevoli occasioni di “menaggio” che si prospettavano nei confronti dei cugini Genoani. Solo in seguito si resero conto che anche a loro non era convenuto rompere questi equilibri. Infatti, forse per le macumbe portasfiga emesse da Spinelli che si rivelarono più efficaci di una Fatwa emessa da Imam Islamici la realtà fu che da quel momento le cose iniziarono a girare male anche per i Multicolor. Enrico Mantovani, l'autore del gesto, affondò in classifica e nella stima dei tifosi fino a diventare il più bestemmiato presidente della storia della Samp. Montella fu il principale artefice della retrocessione della Sampdoria. Lo fu in maniera attiva – una marea di goals incredibili sbagliati – e passiva – per il lungo infortunio che gli costò mezzo campionato. Dopo il caso Montella fino ai giorni nostri non ricordo altri episodi. In questo ultimo periodo questo equilibrio si è rotto perché sono intervenuti due fattori: un presidente del Genoa ambizioso ma “foresto”, la volontà del presidente della Samp Garrone. Il primo episodio è sicuramente la vicenda del trasferimento dello stadio da Marassi a Trasta. La proposta non era appropriata né nei contenuti né nei i modi in cui fu presentata. Anche i Sandoriani - se si fossero fermati a riflettere – avrebbero dovuto essere contrarissimi. Figuriamoci abbandonare il luogo del loro Scudetto. Fosse successo al Genoa lo stadio di Marassi sarebbe un Tempio intoccabile dove magari custodire i cimeli dell'avvenimento es. la maglietta sudata di Pari del 91 oppure gli ultimi capelli di Lombardo recuperati nello scarico della doccia o l'impronta del piedone di Cereso. Per i Doriani – evidentemente – i sentimenti contano meno. Il secondo episodio è recente e non necessita di ricordo. Due magistrati di cui uno di sicura fede doriana che hanno approfittato della loro carica per colpire il Genoa. Il terzo episodio attiene alla carica del Presidente degli Industriali Bisagno. Mentre il precedente Presidente Dott. Zara nonostante la fede genoana si attivò – e molto – ricercare attivamente una soluzione alla grave crisi societaria della Sandoria allora sull'orlo della serie C e del fallimento, l'attuale presidente Bisagno ha suggerito a Preziosi di farsi da parte sapendo bene – è storia dell'altro ieri – che a Genova non c'è alcun imprenditore disposto ad investire nel Genoa. Tant'è vero che questi fantomatici imprenditori si sono meritati l' appellativo di Maniman. Quindi l'intervento di Bisagno – contrariamente a quello di Zara volto alla sopravvivenza della Samp - è stato una mossa rivolta alla sparizione del Genoa (povero illuso!) Il quarto episodio attiene a Novellino. Non interessano a nessuno le parole di circostanza tipo “Sono dispiaciuto per il Derby che non ci sarà, etc” Novellino ha la grande occasione di chiarire l'episodio di Ravenna. Chi è stato a Ravenna in quella famosa partita ricorda il clima e i protagonisti: Iachini, Novellino, etc. Chi si ricorda di Ravenna non può non aver notato le analogie impressionanti con Piacenza quest'anno: i giocatori che s'abbracciano a fine partita, il pallone scagliato a cielo, etc. Quante volte si è rimproverato a Spinelli - e lo hanno fatto anche giornalisti che ora si stracciano le vesti di non aver pagato più del Bari e del Lecce ( o era il Napoli?) per quella partita. Senza il ricordo di ciò che era accaduto Ravenna non ci sarebbe stato neanche Piacenza e Venezia. Novellino – tanto c'è la prescrizione – dovrebbe raccontare finalmente la verità su quegli episodi Adesso la città è ad un bivio. O si ricostituisce questo equilibrio e si riprende a convivere civilmente ( e a menarselo a vicenda. come prima e più di prima) Oppure inizierà il tutti contro tutti. E staremo tutti più male. Reputo che convenga anche ai Doriani perché – ne sono convinto - la buona sorte del Doria finirà presto come è finita al tempo di Montella. Perché la fortuna non esiste però se tanti battiti d'ali sono contro, addosso ti arriva un tornado. Se passa l'idea che chiunque sia in una posizione di vantaggio se ne può approfittare – vedi Garrone, lari, Bisagno, il Secolo XIX, etc. allora anche i Genoani ne prenderanno atto. Credete sarà bello vivere in una città dove i Genoani boicotteranno sistematicamente i Doriani, in tutte le loro manifestazioni. Nelle nostre attività quotidiane tutti abbiamo mansioni e ruoli dove abbiamo spazi discrezionali. In un ufficio, così come in Fabbrica o all'Università o all'Ospedale, ci sono addetti che per loro dovere devono prestare determinati servizi. Ognuno di noi sul lavoro ma anche nella vita quotidiana - ha degli ambiti dove può scegliere se fare una determinata cosa oppure no. Puoi scegliere se fare o meno un piacere, una cortesia, un aiuto. Se hai bisogno di un giorno di ferie fai cambio con un collega; se ti manca una firma chiedi cortesemente all'impiegato di sollecitarla. Gli esempi possono essere innumerevoli. Solo tu puoi decidere: nessuno ti obbliga, lo fai solo se vuoi. Se non si pone subito rimedio a questo clima avvelenato e si ristabiliscono gli equilibri rispettando le precedenti regole ci troveremo a vivere in una città in cui qualsiasi Genoano - dal Cameriere al Professore Universitario, dall'Infermiere al Vigile Urbano - naturalmente senza violare la legge e senza venire meno ai propri doveri – boicotterà sistematicamente i Sandoriani con l'unico obiettivo di fare terra bruciata intorno. Nessuna collaborazione – in nulla e mai. Vogliamo vivere in una città così. Teniamo presente anche l'inevitabile controboicottaggio. Ripeto - Vogliamo vivere così in futuro?
Normalizzazioni, incongruenze, proposta
Normalizzazioni, incongruenze, proposta
Normalizzare: ricondurre alla normalità. Così il Devoto-Oli risponde ai miei interrogativi. Non basta, evidentemente, per cui insisto. Normalità: condizione riconducibile alla consuetudine o alla generalità interpretata come regolarità. Ne deduco, perciò, che Preziosi si è adoperato affinchè la partita col Venezia fosse regolare. Non lo dico io, lo dice la decisione! Dove sta l'illecito? Tanto di cappello - anche se indubbiamente anacronistica e fuori dal mondo, almeno calcisitco - alla decisione se la stessa fosse accompagnata dalla richiesta di istituire una commissione di probiviri che vigili affinchè nel finale di campionato le partite si svolgano in modo "non" normale, secondo l'interpretazione di quei galantuomini. Incongruenza (è sempre il Devoto-Oli a soddisfare le mie brame di meglio approfondire la conoscenza della lingua madre): mancanza di coerenza logica. Più ripenso alla decisione, non passa giorno che non vi trovi delle incongruenze. Il punto forte dell'accusa parrebbero essere le contraddittorie dichiarazioni di Lejsal e in particolare quella per cui DA TEMPO si sapeva che la partita, per dirla coi giudici, era stata "normalizzata". Da tempo. Cioè da quanto? Un mese, due, forse tre o più addirittura, quando cioè il vantaggio sulle terze era tale da far supporre che, piuttosto che studiare come "normalizzarla", i dirigenti rossoblù pensassero alla marca di spumante con cui festeggiare? Graditi ospiti i giocatori del Venezia, avessero pur vinto 5-0, risultato del quale nulla avrebbe potuto fregarci di meno! Nel mentre prendiamo atto che le tre scimmiette, stavolta non all'unisono ma comunque con solerte sollecitudine, hanno ritenuto esprimere solidarietà ai giornalisti "violentati", senza che nessuno si senta al contempo impegnato a stigmatizzare altra forma di violenza, meno palese perchè subdola, che, in nome dell'abusato diritto all'informazione, viene quotidianamente esercitata nei nostri confronti, mi si dice che sullo stesso giornale-vittima viene oggi pubblicata una espressione di sentimenti del prof. Franchini che, se confermata, mi parrebbe di una gravità inaudita ed accerti quanto, anche chi non vuole, dovrebbe aver chiaramente inteso. Ma perchè il fatto non viene divulgato extra-moenia? Perchè i consiglieri comunali (ne ho visti, e anche particolarmente infervorati, venerdì nella manifestazione) non richiedono al Sindaco una netta presa di posizione, prima ancora come uomo di diritto che primo cittadino? Onorevole Biondi, perdiana, chieda in Parlamento non l'assoluzione a prescindere del Genoa (quanto luridume viene scritto su certa stampa in tal senso! E il bello - si fa per dire - è che vengono anche citati - vero Manzitti? anche tu ti stai rivelando - come oracoli di saggezza...) ma, come avvocato, il suo diritto ad esercitare in pieno le prerogative della difesa! Quanto sta emergendo mi rende fiducioso circa la possibilità, ma dovrei meglio dire la volontà, di una significativa modifica da parte della CAF del primo giudizio, ad un livello approssimato allo 0 al punto che sarebbe preferibile chiedere al Leopardi, piuttosto che al sottoscritto, fare da testimonial alla famosa pubblicità sul profumo dell'ottimismo. Di fronte a tanto palese ma misconosciuto, da una stampa prona ed abbietta, sopruso, di fronte a quella che si prospetta come una macchia vergognosa non sulla ultracentenaria storia del Grifone bensì sull'operato di una giustizia sportiva che ripugna definire, appunto, giustizia, mi azzarderei a sottoporre al Presidente una proposta che non saprei definire se più provocatoria o indecente, ma che suonerebbe come messaggio tale da scuotere, probabilmente, le menti intorpidite di questi farabutti. Vi è chi ha proposto un ritorno in quel seno calcistico da cui tutti hanno tratto la linfa vitale. Idea suggestiva, ammantata di fascino ma, temo, poco percorribile. Questo calcio ha da tempo procurato malessere, via via sempre più fastidioso sino a divenire insopportabile o, forse, sopportabile solo perchè il Genoa ne faceva comunque parte. Ora il disagio si è fatto rifiuto. Ha ancora senso essere protagonisti di questa pantomima? Io penso di no! Presidente, ritiri il Genoa da ogni campionato! Questo calcio non si merita il Genoa ed i suoi tifosi. Non è Carraro che, vendicandosi, ci elimina. Siamo Noi che ce ne andiamo, rifiutiamo di fare ancora parte del suo carrozzone di guitti. Dimostri a questi clowns, alcuni dei quali hanno raggiunto cariche di rilievo dopo aver minacciato - e purtroppo mai mantenuto - mille e una volta di ritirarsi dal "calcio malato", la via della dignità. Molti anni fa, nelle griglie della Nord apparve uno striscione: "Quando finirà la nostra storia, inizierà la nostra leggenda". Per quanto mi riguarda, quel momento potrebbe anche essere arrivato! Saluti.
Normalizzare: ricondurre alla normalità. Così il Devoto-Oli risponde ai miei interrogativi. Non basta, evidentemente, per cui insisto. Normalità: condizione riconducibile alla consuetudine o alla generalità interpretata come regolarità. Ne deduco, perciò, che Preziosi si è adoperato affinchè la partita col Venezia fosse regolare. Non lo dico io, lo dice la decisione! Dove sta l'illecito? Tanto di cappello - anche se indubbiamente anacronistica e fuori dal mondo, almeno calcisitco - alla decisione se la stessa fosse accompagnata dalla richiesta di istituire una commissione di probiviri che vigili affinchè nel finale di campionato le partite si svolgano in modo "non" normale, secondo l'interpretazione di quei galantuomini. Incongruenza (è sempre il Devoto-Oli a soddisfare le mie brame di meglio approfondire la conoscenza della lingua madre): mancanza di coerenza logica. Più ripenso alla decisione, non passa giorno che non vi trovi delle incongruenze. Il punto forte dell'accusa parrebbero essere le contraddittorie dichiarazioni di Lejsal e in particolare quella per cui DA TEMPO si sapeva che la partita, per dirla coi giudici, era stata "normalizzata". Da tempo. Cioè da quanto? Un mese, due, forse tre o più addirittura, quando cioè il vantaggio sulle terze era tale da far supporre che, piuttosto che studiare come "normalizzarla", i dirigenti rossoblù pensassero alla marca di spumante con cui festeggiare? Graditi ospiti i giocatori del Venezia, avessero pur vinto 5-0, risultato del quale nulla avrebbe potuto fregarci di meno! Nel mentre prendiamo atto che le tre scimmiette, stavolta non all'unisono ma comunque con solerte sollecitudine, hanno ritenuto esprimere solidarietà ai giornalisti "violentati", senza che nessuno si senta al contempo impegnato a stigmatizzare altra forma di violenza, meno palese perchè subdola, che, in nome dell'abusato diritto all'informazione, viene quotidianamente esercitata nei nostri confronti, mi si dice che sullo stesso giornale-vittima viene oggi pubblicata una espressione di sentimenti del prof. Franchini che, se confermata, mi parrebbe di una gravità inaudita ed accerti quanto, anche chi non vuole, dovrebbe aver chiaramente inteso. Ma perchè il fatto non viene divulgato extra-moenia? Perchè i consiglieri comunali (ne ho visti, e anche particolarmente infervorati, venerdì nella manifestazione) non richiedono al Sindaco una netta presa di posizione, prima ancora come uomo di diritto che primo cittadino? Onorevole Biondi, perdiana, chieda in Parlamento non l'assoluzione a prescindere del Genoa (quanto luridume viene scritto su certa stampa in tal senso! E il bello - si fa per dire - è che vengono anche citati - vero Manzitti? anche tu ti stai rivelando - come oracoli di saggezza...) ma, come avvocato, il suo diritto ad esercitare in pieno le prerogative della difesa! Quanto sta emergendo mi rende fiducioso circa la possibilità, ma dovrei meglio dire la volontà, di una significativa modifica da parte della CAF del primo giudizio, ad un livello approssimato allo 0 al punto che sarebbe preferibile chiedere al Leopardi, piuttosto che al sottoscritto, fare da testimonial alla famosa pubblicità sul profumo dell'ottimismo. Di fronte a tanto palese ma misconosciuto, da una stampa prona ed abbietta, sopruso, di fronte a quella che si prospetta come una macchia vergognosa non sulla ultracentenaria storia del Grifone bensì sull'operato di una giustizia sportiva che ripugna definire, appunto, giustizia, mi azzarderei a sottoporre al Presidente una proposta che non saprei definire se più provocatoria o indecente, ma che suonerebbe come messaggio tale da scuotere, probabilmente, le menti intorpidite di questi farabutti. Vi è chi ha proposto un ritorno in quel seno calcistico da cui tutti hanno tratto la linfa vitale. Idea suggestiva, ammantata di fascino ma, temo, poco percorribile. Questo calcio ha da tempo procurato malessere, via via sempre più fastidioso sino a divenire insopportabile o, forse, sopportabile solo perchè il Genoa ne faceva comunque parte. Ora il disagio si è fatto rifiuto. Ha ancora senso essere protagonisti di questa pantomima? Io penso di no! Presidente, ritiri il Genoa da ogni campionato! Questo calcio non si merita il Genoa ed i suoi tifosi. Non è Carraro che, vendicandosi, ci elimina. Siamo Noi che ce ne andiamo, rifiutiamo di fare ancora parte del suo carrozzone di guitti. Dimostri a questi clowns, alcuni dei quali hanno raggiunto cariche di rilievo dopo aver minacciato - e purtroppo mai mantenuto - mille e una volta di ritirarsi dal "calcio malato", la via della dignità. Molti anni fa, nelle griglie della Nord apparve uno striscione: "Quando finirà la nostra storia, inizierà la nostra leggenda". Per quanto mi riguarda, quel momento potrebbe anche essere arrivato! Saluti.
Vecchie reminiscenze
La mia attività lavorativa è stata svolta in una grande Compagnia di Navigazione, Soc. di Stato, le più belle navi che si siano mai viste in circolazione (non come quelle specie di casermoni galleggianti dove è difficile distinguere la prua dalla poppa). Negli anni '70, ma il processo è iniziato molto prima, è stato stabilito che si doveva convertire la flotta da navi passeggeri a solo carico. Quotidianamente subivamo attacchi giornalistici indovinate da che quotidiano???? ESATTO, SICULIX - La maggior parte degli articoli era a firma di un certo Benito Bragone, ogni giorno era un affondo coi fiocchi. Morale? Qualche nave regalata, qui e là, la fetta di mercato a favore dei privati, principalmente la Costa. Effetti sull'occupazione? Devastanti, infatti, mentre prima si dava lavoro a gente ligure, veneta, siciliana, praticamente quasi tutta Torre del Greco, dopo questa scellerata dismissione quasi soltanto filippini erano impiegati su queste navi. Le autorià genovesi? ASSENTI - SEMPRE - Avevano poi cercato di porre rimedio siglando un accordo per la cantieristica a Trieste, mi sembra, in cambio dell'acciaio a Genova (ho qualche lacuna, qualcuno meglio di me ricorderà senz'altro). Non ricordo chi governasse allora, però lo stile è sempre stato lo stesso. Dico questo perchè, mentre venerdì sfilavamo per la città, mi sono ricordata di tutti i cortei con i miei compagni di lavoro durante quegli anni. Negli anni successivi abbiamo ancora dovuto lottare e manifestare, ricordo ancora la nostra delegazione che bussava con forza sui vetri della Regione per farsi ricevere (allora erano ubicati in piazza Dante, ora abitano nel glorioso edificio che ci apparteneva). Ormai della Soc. di cui sto parlando non rimane più nulla, è stata venduta definitivamente prima ad un armatore napoletano, il quale, dopo le dichiarazioni di voler fare grandissime cose per questa Compagnia e per la città di Genova (pace all'anima sua, non è più di questo mondo) - ( sempre sponsorizzato ed enfatizzate al massimo le sue esternazioni di magnificenza dal suddetto quotidiano). Dopo tre o quattro anni, non ricordo bene, ha deciso di rivendere tutto ad una compagnia straniera, non so come finirà però non credo vi siano grossi progetti di rilancio. Tutto ciò premesso, scusate la pesante e noiosa esposizione, per dire che nulla è cambiato da allora, le autorità locali non hanno mosso un dito per l'occupazione, la stampa, nello specifico sempre sempre sempre quel giornale, con giornalisti (pfui) diversi, ha provveduto a spalmare di mota la vittima di turno, quindi ora non mi meraviglio del loro comportamento. Mi scuso di nuovo se vi ho seccato. Un abbraccio a tutti
Situazione
a) Come ha detto direttamente Enrico l'altra sera, questa storia di Milito e Lavezzi dimostra, se mai ce ne fosse stato bisogno, che di bandiere nel calcio non ne esistono più. Questi signorini si muovono solo sull'interesse del loro portafoglio, e non mi scandalizzo di certo, poichè il calcio è oramai senza possibilità di ritorno un grande mercato. Vendiamoli, dunque, è al prezzo più alto che si possa fare. L'unica bandiera è Enrico, che con i fatti ha dimostrato e dimostrerà il suo attaccamento ai nostri colori. b) Nei prossimi giorni sarò fuori Italia. Parto con una certa tranquillità, nonostante l'ingiustizia di cui siamo stati vittime in primo grado. Credo fermamente nella possibilità che la Caf adotti parametri di giudizio più sereni, e più conformi al diritto, sportivo e ordinario: peggio del primo grado non può andare, e, dunque, le possibilità di ottenere un pronunciamento migliore aumentano. L'obiettivo deve essere dimostrare l'innocenza del Genoa, e l'assurdità di una decisione che colpisca in modo così duro la società. Coppi e Biondi faranno il massimo, e tutti dobbiamo stare ultra tranquilli su questo punto. c) Che Enrico sia il vero obiettivo di questa vicenda è possibile, anzi è probabile. L'Italia in questi giorni è percorsa da una guerra economico-finanziaria; ed è in questo contesto che si inserisce la nostra vicenda. Enrico probabilmente dà fastidio, perché è un imprenditore coraggioso, che non deve la sua fortuna a papà o mamma, ma al lavoro e alla fatica. d) Questa storia della lettera di Franchini non mi piace molto; ma i commenti li vorrei personalmente inviare a Miles, poichè mi pare evidente che il Muro è divenuto per i giornalisti una specie di agenzia di informazioni varie. I contenuti della lettera sono decisamente inquietanti, comunque. e) La vicenda Secolo. Le provocazioni di questo quotidiano risalgano oramai ad oltre dieci anni. Le ultime dichiarazioni del neo-direttore sono state la classica goccia che ha fatto traboccare un vaso strapieno. Detto questo, l'assalto non andava fatto, perchè gli assalti ai giornali ricordano sempre brutti periodi, periodi neri, dei quali è meglio dimenticare ogni cosa. Ma questo quotidiano deve anche comprendere che in città c'è forte esasperazione. Il Popolo è esasperato perchè la colpa di questa storia è tutta dei genovesi. E' tutta di due signori che, poco prima di fuggire frettolosamente in ferie nonostante le impellenze che l'inchiesta sembrava avere, hanno colpito l'avversario sportivo trasformando gli atti di una inchiesta in via di svolgimento in una sentenza di condanna; e inventando figure di reato inesistenti (l'associazione per delinquere) al solo fine di effettuare intercettazioni altrimenti non utilizzabili. Col che hanno dimostrato, se non altro, una scarsa sensibilità verso le esigenze del territorio e della città. Ricordo loro che non avevano affatto l'obbligo di trasmettere gli atti alla procura sportiva; hanno VOLUTO trasmetterli. Nonostante vi fossero dubbi su come sono stati acquisiti. Questo rappresenta, a tacer d'altro, un atto che sconsiderato che ha cagionato danni economici alla città tutta; il che basterebbe a capire l'aria che tira a Genova, città delle divisioni, delle caste. Città, per certi versi, auto-distruttiva. Questa storia dimostra, a mio parere, che una riforma della magistratura era necessaria; e che quella che è stata fatta non basta a tutelare il cittadino da possibili abusi. Per esempio, sarebbe il caso di prevedere che prima di trasmettere atti di indagini agli ordinamenti sportivi ci debba essere un vaglio di un giudice terzo, onde evitare che i p.m. – semplici avvocati dell'accusa quali sono – decidano ciò che vogliono, senza che gli interessati possano fare valere i loro diritti e interessi legittimi.
Sant'Olcese belin che freddo
Una volta al bar di bolzaneto, quello prima dell'imbocco dell'autostrada, (io abitavo da quelle parti) ho beccato Romano (!!!!!!! ) che si accattava le sigarette. Eravamo in A e gli ho chiesto "Ci salviamo" (belin ero piccolo, sono del 74 e allora avrò avuto dieci anni e ci ho messo un secolo per avvicinarmi a lui). Lui mi ha guardato, ha preso il resto, si è rigirato verso di me. Un vecchietto gli ha urlato da dietro "Alua?". E lui "Se non ci compriamo qualche partita siamo già in B" Belin ma che personaggi abbiamo avuto?
Arsenico e vecchi merletti
mi piace il suono di una voce familiare che mi dice, "TI RICORDI" a quella frase i ricordi affiorano dalla mente prima sbiaditi poi via via sempre piu' nitidi, spalazzi. manera....... cini, bui, il 6/1 con l'ascoli dove segno anche scarrone il gol di bonci spinto in rete dal boato della nord (grazie, RUMENTE). e mille altre cose che sono in fondo al mio cuore. io vorrei ringraziare tutti quelli che hanno dei ricordi perche sono stati la molla che ci ha permesso di non scomparire, passeranno le multinazionali del calcio sono passati gli anni in qui sembrava che la samp fosse inraggiungibile. abbiamo solo dovuto aspettare e tutto cio'che non ha radici profonde e' stato o sara' presto spazzato via. NOI NO! noi siamo la storia del calcio come sfida romantica, come rispetto dell'avversario. NOI ED I NOSTRI RICORDI BALUARDO CONTRO CHI PENSA CHE IL CALCIO LO FANNO SOLO I SOLDI, CI DISPIACE PER LORO , MA NOI ED I NOSTRI RICORDI SAREMO SEMPRE LI' A RICORDARGLIELO IL CALCIO SIAMO NOI!!! grazie vecchio balordo perche' senza di te'sarei sicuramente peggiore!
La mia Prima
la mia storia d'amore con il genoa nasce cosi'. campionato 1966, mio padre genoano dalla nascita, era come al solito in trasferta a vedere il vecchio balordo. pisa-genoa 1-0. con lui c'era mia madre incinta di me. ad un certo punto verso la fine della partita nacque una animata, molto animata discussione in tribuna tra mio padre, alcuni suoi amici ed un gruppo di pisani. il caso volle che pochi minuti dopo un rimpallo fece finire il pallone proprio li. un pisano raccolse la palla e la scaglio' contro i miei, colpendo mia madre sul suo pancione. mia madre si accascio' a terra, mio padre si lancio' contro il malcapitato dando il la' ad una rissa memorabile. la trasferta fini' con mia madre in ospedale per precauzione e mio padre in questura per accertamenti. a 5 anni andavo gia' a letto con la maglia del genoa ed il pallone sotto il braccio e non passava sera senza che mio padre mi dicesse '' bello o me pulin, sono contento, quella pallonata ti ha fatto proprio bene, sogni d'oro''. poi uno ti chiede, ma come si fa ad essere Genoani??. e che risposta dovrei dare?boh!
Amarcord
Era l'ultima partita del Grifone della stagione 70/71. Genoa-Rimini 2-1 e fine del purgatorio in serie C. Avevo 7 anni , e con il mio papà entrai di corsa nei distinti che l'autoparlante già dava le formazioni. Salii quei gradini più grandi di me che tremavano per ogni boato dello stadio seguente ai nomi dei giocatori. Lonardi oohè, Rossetti oohè, Ferrari oohè... Lo stadio era stracolmo e ricoro che tutti indossavano sulla testa delle bustine di carta RossoBlù. Fu x me una giornata memorabile che mi fece scoprire ed innamorare del Vecchio Balordo. Poi crescendo entrai a far parte della Nord stabilmente ed entrare nella neo nata FOSSA fu un lampo x me! Furono Anni ruggenti , e ancora oggi, padre di 2 bimbi, quando entro nella Nord il mio sguardo si posa subito là, al centro della gradinata, là dove pulsa il cuore della gradinata, là dove pivello pestavo come un disperato sopra un tamburo vecchio e malconcio x accompagnare i primi cori organizzati da giovani rigorosamente in maglia bianca e la scritta Fossa sopra, mentre i vecchi ci gurdavano con quella faccia un pò "così".
Violenza e violentati
Leggo i post che parlano di violenza......e mi chiedo....chi sono i violentati??? Non scrivo da quando è iniziata questa struggente e squallida vicenda. Sono 50 giorni che lottiamo contro improvvisati moralisti, novelli De Cubertain e tifosetti dell'ultima ora. Ci sarebbe tanto e niente da raccontare, ci vorrebbe il miglior pittore per descrivere quel mix di amarezza e rabbia che abbiamo dentro. Ci riconosciamo tutti nel dramma, sportivo e non, che sta vivendo l'amato Grifone. Ci rivediamo tutti noi nel volto a volte istrionico a volte patetico(nel senso buono del termine) del nostro presidente. Ci incazziamo come vipere quando vediamo attacchi di qualsiasi tipo alla nostra fede. Il rischio, sottovalutato dai più, è che come il più ottuso dei talebani, per il Genoa saremmo disposti a tutto. Non lo considerano questo? Ci fa incazzare vedere accostare alle nostre manifestazioni la parola “violenza”, tanto necessaria ai tifosi di Roma e Lazio quanto inutile per noi. Se ci pensate a noi basta esserci. Nel giusto e nel rispetto dei meriti. Non ho la sfera di cristallo, e non posso sapere cosa accadrà da qui a domenica. So che dopo la trasmissione di Preziosi ho un po' più di sconforto e meno certezze su quello che chiamano giustizia (chiamavano allo stesso modo la Santa Inquisizione…), ho però ferma in me l'immagine di un futuro radioso che resta inscindibile dalla persona di Preziosi. Ho gradito le telefonate della gente, mi piacerebbe spiegare ai tifosi estranei che Preziosi ci ha dato in tre anni più di quanto ci hanno dato in una vita, che la forza di Preziosi è l'aver capito i nostri valori e quello che vogliamo. Le voci girano, sappiamo in tanti dei famosi 4 pre-contatti ("ce li ho in tasca") che avrebbero regalato al Genoa un presente neanche immaginabile 5 anni fa, quando ripercorrevamo la strada per Portello in 400 contro un maniman ed un pazzo veneto. I nomi? E a chi interessano adesso? Vogliamo parlare di Milito? Cosa vogliamo da Milito? Crediamo davvero a tutto? Vada pure Milito, e grazie per quanto ci ha fatto vedere. A differenza di altri spero non sparisca dietro IbrahimovicDelPieroTrezeguetMutu….sarebbe uno spreco incredibile. Sono le regole del calcio, una società come il Genoa, nella situazione attuale, non può dare due miliardi di vecchie lire a Milito. Ne a lui ne agli altri. O pensiamo che Preziosi sia un pozzo di San Patrizio? Davvero non vi basta la convinzione che quei soldi saranno utili al Genoa (e non alla persona Preziosi)? Evidenzierei la NOTEVOLE differenza di modus operandi. Perché se vanno via Milito e Lavezzi vorrà dire che arriverà qualcuno che li sostituirà, e non saranno Rimondini e Sobzak (Jimenez e Karjha…magari….) Le avete viste le facce che avevamo venerdi? L'avete notata la voglia che c'era di stare insieme, di parlare, di condividere un dolore. Ho visto mio padre piangere per il dolore il giorno della sentenza. E come lui tante persone che ne hanno viste troppe sulla pelle del Genoa, ma soprattutto sulla loro. Perché quello che l'Italia deve capire è che abbiamo una pelle unica. Noi ed il Genoa. Mi ha fato piacere vedere tante facce conosciute venerdi, le stesse facce che vedevo in trincea ai tempi delle fughe in tribuna, di Portello e della rabbia al Pio. Facce stanche ma sempre pronte e sempre presenti. Facce come quelle due vecchine che dalla finestra di casa loro agitavano la bandiera rossoblu. Facce di bambini sulle spalle di genitori che a volte si chiedono “ma che ha fatto di male per essere Genoano?”….che poi ci ripensano e capiscono la fortuna di avere trsmesso questo DNA. C'è voglia di ridere, a volte solo di normalità, quel parlare di serie B come di pericolo scampato…. “tanto con questa squadra…”, “e poi la Cè un inferno”…”tanto ci saremo sempre”…. Vero…..ci saremo sempre. Obiettivamente vorrei una soluzione che dica o C o serie A, quella che meritiamo ed abbiamo ottenuto. Con battaglie durate 2 lustri. Cancellate in 48 ore da pm conniventi ai poteri forti….i nostri nemici non sono solo a Genova (l'origine). Ci sono avvoltoi che hanno azzannato la preda cammin facendo (i vari spinelli, della valle fino arrivare a carraro…) Io non so cosa farò venerdi, so che i giorni dove avremmo dovuto vivere spensierati e felici ce li hanno cancellati con violenza e cattiveria. So che il Genoa oggi non può dipendere da un Malacalza o un Repetto qualsiasi, deve essere un connubio con E. Preziosi. So che il Genoa dovrebbe giocare in serie A, ma che per incroci pericolosi non lo potrà fare. Mi piacerebbe fare la “mossa” di chiedere l'iscrizione al campionato Inglese o meglio, a quello di S. Marino…..perchè pensate che non riempiremmo lo stadio comunque a giocare con i 3 Fiori? So che questa estate di corsi e ricorsi me la sarei evitata volentieri. Invece mi ritrovo a guardare i TG sperando che il garante si esprima sulle intercettazioni su Fazio….pensate che ridere se dovessero ritenerle INUTILIZZABILI…… ORIGINAL ANTISAMP
Dimostrazioni d'affetto
da playitusa.com: Back from L.A.: Not only NBA! Yellooooooo everybody!!! Back from L.A. dopo una lunga pausa estiva. In attesa delle novita' e dei ribaltoni estivi in casa Lakers l'estate angelina non sta certo alla finestra. Nella MLB le due squadre di casa sembrano seguire due percorsi all'opposto. Se da una parte gli ANGELS stanno disputando un'ottima stagione e si ritrovano fra le migliori squadre della lega, dall'altra i DODGERS (con il loro 47-57)stanno mestamente chiudendo una delle stagioni piu' nere dell'ultimo decennio, dopo aver perso nell'ultimo mercato molti dei pezzi che componevano il buon team dell'anno passato. Nemmeno i vantaggiosi prezzi 'famiglia' pensati dalla dirigenza sono riusciti a riportare al Dodger stadium i tifosi. Chi l'ha fatta davvero da padrone nel mese di luglio e' stato il 'Soccer', come viene chiamato qui negli States. Gli appassionati di calcio angelini - per la maggior parte rappresentati dalle comunita' centro-sud americane che vivono a Los Angeles e dalle ragazzine venute per strappare un autografo al loro idolo David Beckam- hanno assistito ad un incontro 'galattico' (scusate il gioco di parole) tra i Los Angeles Galaxy e i 'Galacticos' del Real Madrid in tournee estiva in terra americana.. Risultato finale 2-0 per le merengues spagnole che con le loro stelle Ronaldo, Zidane e Beckam hanno divertito non poco il pubblico presente. Rimanendo in tema calcistico vorrei fare (per la prima volta in quasi due anni) uno strappo alle regole ed esprimere un sentimento rivolto a quanto sta succedendo in questi giorni a Genova alla piu' antica squadra di calcio del nostro Paese, Il GENOA Cricket and Football club 1893. Non volendo entrare nei termini tecnici del processo, vorrei esprimere tutto il mio disappunto e la mia amarezza nei confronti di quei signori della Federazione Italiana gioco calcio che non hanno capito che non si puo'umiliare e trattare cosi' una intera citta', regione e soprattutto una tifoseria unica e speciale nell'intero panorama calicistico italiano. Una tifoseria, quella genoana, orgogliosa, civile, rispettosa che si e' vista cancellare in 30 giorni un sogno cullato dieci anni durante i quali ha dovuto sopportare tutte le piu' grandi umiliazioni e sofferenza a cui si possa andare incontro; una condanna avvenuta a seguito di un processo portato avanti in modo prevenuto, con una sentenza che sembrava gia' scritta prima ancora di cominciare e che, a detta pure di giuristi neutri,fa acqua da tutte le parti e che manca di collegamenti logici. Una giustizia, quella sportiva, che nel caso di club di nome come Roma e Lazio ha sempre chiuso non uno ma due occhi cancellando centinaia di milioni di euro di debiti da un giorno all'altro, per "motivi di ordine pubblico (barzelletta all'italiana), creando leggi spalmadebiti appositamente per una squadra, per poi annullare queste leggi solo pochi mesi dopo. Adesso si vuole prendere il Genoa come esempio di tutti i mali del calcio, asserendo che i dirigenti rossoblu' hanno comprato una partita. Io non so se Preziosi abbia pagato i dirigenti del Venezia quei famosi 250.000 euro. Quello che so e' che normalmente, la giustizia sportiva aspetta (come SEMPRE successo)le decisoni della giustizia ordinaria e poi si mette in moto il processo sportivo. Non ho mai visto portare avanti un processo con tale celerita'non permettendo alla difesa di esporre la maggior parte delle proprie argomentazioni, e portare i suoi testimoni chiave. Non si puo' retrocedere di due serie una squadra, basandosi su intercettazioni telefoniche acquisite illegalmente e che peraltro non rivelano nulla di compromettente. Alla fine del processo nessuno dei 22 giocatori in campo quel giorno di genoa-Venezia e' stato condannato per illecito dai giudici. A questo punto mi chiedo, Come si puo' perpetrare un illecito senza che nessuno dei protagonisti in campo ne sapesse niente e ne prendesse parte? Qui sta il paradosso. Se il Genoa e' colpevole deve pagare. Ma la decisione deve avvenire attraverso un processo condotto in maniera corretta, con prove, permettendo alla difesa di difendersi come in qualunque tribunale del mondo e soprattutto nei tempi dovuti, non tutto in fretta e furia perche' si deve arrivare ad una condanna prima che i nuovi calendari vengano stilati. E soprattutto la pena (soprattutto se non si e' certi sulle motivazioni) deve essere proporzionata al danno commesso. Non si possono chiudere due occhi su oltre 300 milioni di euro di debito che avevano le due romane, lascinadole in A, e retrocedere di due serie il Genoa per 250.000 euro 'dubbi' e una serie di intercettazioni tutte da spiegare. Ho aperto questa parentesi perche' sentivo che fosse giusto difendere uno dei simboli della mia citta'.Simbolo che e' stato infangato e dato per colpevole da tutti i media italiani prima ancora del processo vero e proprio. Il 'Vecchio balordo' merita rispetto, e cosi' la sua citta' e i suoi tifosi. Take Care
Il GenoA Amore eterno
io sono Genoano perchè.......... mio padre era Genoano. Mio Nonno era Genoano, ed era venuto al mondo assai prima del 1946. Ho nel mio RH rurri i cromosomi Grifoniani, e la resistenza ad ogni malefatta ad oltranza. Poco importa la categoria di appartenenza calcistica, perchè il mio modo di rispecchiarmi, ricade in voi, anime Rossoblu, persone capaci, di creare un mondo asettico, uno spazio temporale ogni oltre confine, altro che Stargate. Vorrei che il mio pensiero volgesse all'infinito, e la mia persona, sotto forma di un ologramma potesse osservare i posteri che ancora sono vicini allo stemma Grifato, ma tanto, potrei osservare solo il "presente". Io ho poco condiviso la frase "i Presidenti passano", ma, mi rendo conto, che verità più nitida, non possa esistere, almeno ai giorni nostri. Sarebbe bello, poter fluire nei giorni futuri dell'Enterprise, e verificare il "presunto" stato del Vecchio Balordo, ma al contempo, oggi, so già, che poco disterebbe dalla situazione attuale. Siamo nati per essere al fianco di un'essenza contemplata solo nella sofferenza, ed è per questo stato, che la Genoanità assume un significato importante, regale. Non vi sarà mai categoria che possa rappresentare tale appartenenza, finchè, un solom Genoano sarà ancora in vita. Cari Maiman, avete fatto i vostri conti, ma a parer mio....... senza l'oste. Noi ci saremo per Sempre, a patto che non ci siare voi, nel qualcaso, vi ritrovereste soli, o con poche anime al vostro seguito. IO NON VOGLIO PIU' PRESIDENTI GENOVESI.
Non lo Accetto
non ci riesco, non ci riusciro' mai... 10 anni di autentica merd@, ho visto di tutto, ho visto una stagione dove avendo il miglior attacco "con montella vice capocannoniere 22 gol dietro F.inzaghi dell atalanta" e la migliore difesa per un punto non siamo saliti "credo caso unico nei campionati", ho visto andare montella "tanto infame quanto buono calcisticamente" a giocare nella peggiore delle destinazioni possibili, ho visto allenatori da film comico, giocatori da piazzetta, stranieri usciti e rientrati dal e nel nulla, una serie di presidenze da piangere da scerni "il peggior esempio vivente di imprenditoria al pesto da bottega" al folle imbarazzante dallacosta "ho la nausea", ho visto lo spettro di un fallimento concordato e pilotato da 4 BASTARDI IN LODEN, ho visto calpestare, denigrare, strumentalizzare 112 anni di autentica e vera storia e passione popolare, HO VISTO BRUCIARE E GETTARE CON DISPREZZO NEL FOSSATO DELLA NORD 11 BARE nell anno della tragica scomparsa di Gianluca e di Fabrizio. Ma non avevo visto ancora il peggio. volevo vedere un popolo impazzire di gioia, abbonarsi in massa, parlare di calciomercato e di sogni, volevo vedere "abbiati markovic thiago, ojeer parisi rui costa tedesco lazetic morfeo milito e stellone" volevo vedere 10000 pazzi urlanti invadere 2volte san siro 2 volte il delle alpi 2 volte l'olimpico, volevo vedere i titoli dei giornali e i servizi di 90 e controcampo, i menaggi con le rumente e 2 derby da giocare finalmente più che alla pari, volevo vedere ma invece......... HO VISTO: un infame complotto una città collusa e colpevole le istituzioni silenti e col culo sporco una stampa di regime MA SOPRATUTTO HO VISTO: 3 autentici pupazzi/burattini armati di un ignobile e ridanciana sete di giustizia su commissione distruggere la mia voglia di gioire e o soffrire solo ed esclusivamente di calcio.
C'e qualcosa che non quadra... boh
C’e’ qualcosa che non quadra…. bohVorrei introdurre una serie di riflessioni che mi frullano per la testa da diversi giorni e contribuiscono a rendere ancora piu’ insonni le mie notti gia’ turbate dalla mia/nostra felicita’ rubata.Allora vediamo ….Ci sono intercettazioni su Preziosi & c. da novembre 2004 ma ci si sofferma solo agli avvenimenti pre Venezia. (e qui secondo me il nemico parte da ge per le note vicende nanesche e manimanesche)Le intercettazioni vengono “sbobinate” da un maresciallo dei caramba che ascoltandole le trascrive (?!?!) bohLe Istituzioni locali tacciono (boh)I Pm consegnano la documentazione a Pappa (e ciccia no?) e il presidente comincia a dedicarsi al calciomercato... quando improvvisamente scopre di dover versare sull'unghia 13 mln €!! perche' qualcuno dei professionisti incaricati non ha presentato in tempo la documentazione .... boh situazione che si puo' leggere in varie direzioni.Poi dopo essersi frugato in tasca per cacciare sti due spiccioli (ma se era tutto segnato e sapeva di andare in c non se li poteva tenere?) inizia il calciomercato e acquista tra gli altri :Parisi (nel giro della nazionale) , Abbiati che proviene dal milan (ho ma sto abbiati avra' chiesto qualcosa al pelato galliani o si e' fatto cedere al buio?) boh.Poi c'e la presentazione dove si minimizza tutto e si ostenta sicurezza e fiducia nella giustizia.Gli avvocati ( e che avvocati... non mi risulta che Coppi negli ultimi anni abbia perso qualche causa e non vedo perche' dovrebbe iniziare proprio oggi) danno in pasto alla stampa alcune delle loro strategie difensive che peraltro non vengono neanche citate nella sentenza.Biondi (vicepresidente della camera e forzista) da segno di grande animosita’ giuridica ma nella sentenza nemmeno una parola, ne sua ne di Coppi (boh)Gli interrogatori o meglio i colloqui degli "imputati" davanti ai giudici (leggendo le motivazioni della sentenza) sono stati fatti in modo talvolta difforme in merito ai fatti e sembrerebbe che fossero lasciate un po al caso .... boh .A Roma (e qui si unisce l’altro nemico che sarebbero gli interessi di altri imprenditori superfavoriti (De Laurentiis) si fregano le mani perche’ con tutto questo ben di Dio riusciranno a trovare una squadra che fara’ posto al Napoli .Si e' parlato del garante della privacy per un po’ di giorni... ora su quel fronte tutto tace.... eppure secondo me quello sarebbe il vero jolly della difesa perche' se si pronunciasse in senso a noi favorevole le accuse cadrebbero come un castello di carte al vento boh.Ma soprattutto perche’ non c’e Maldonado in Rosa? (dovrebbe essere il primo acquisto …..) boh. Ma Preziosi non e' agganciato politicamente dalla parte giusta ? e allora questi agganci non faranno proprio nulla? Boh E per concludere lancio questa riflessione : abbiamo come Presidente un imprenditore con i controc@@@i e due principi del foro, ma pensate davvero che possa finire cosi’?La certezza non c’e l’ho e non l’avete voi ma…..Meditate Gente Meditate, tanto per far casino c’e tempo…… (BOH)
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