Blog dei Grifoni :una raccolta di post con l'intento di riportare in un unico spazio, quelli che oggettivamente, possono rappresentare il nostro pensiero, lasciare una traccia indelebile del nostro sentire. Siamo aperti ai vostri suggerimenti e critiche nell'ottica di renderlo uno spazio, oltre che di memoria, anche di discussione sui temi trattati. Vi aspettiamo numerosi Sempre Forza ZENA!!! (ne abbiamo bisogno) P.S. L'altro nostro blog e' : http://grifoni.blogspirit.com
lunedì 1 agosto 2005
Dimostrazioni d'affetto
da playitusa.com: Back from L.A.: Not only NBA! Yellooooooo everybody!!! Back from L.A. dopo una lunga pausa estiva. In attesa delle novita' e dei ribaltoni estivi in casa Lakers l'estate angelina non sta certo alla finestra. Nella MLB le due squadre di casa sembrano seguire due percorsi all'opposto. Se da una parte gli ANGELS stanno disputando un'ottima stagione e si ritrovano fra le migliori squadre della lega, dall'altra i DODGERS (con il loro 47-57)stanno mestamente chiudendo una delle stagioni piu' nere dell'ultimo decennio, dopo aver perso nell'ultimo mercato molti dei pezzi che componevano il buon team dell'anno passato. Nemmeno i vantaggiosi prezzi 'famiglia' pensati dalla dirigenza sono riusciti a riportare al Dodger stadium i tifosi. Chi l'ha fatta davvero da padrone nel mese di luglio e' stato il 'Soccer', come viene chiamato qui negli States. Gli appassionati di calcio angelini - per la maggior parte rappresentati dalle comunita' centro-sud americane che vivono a Los Angeles e dalle ragazzine venute per strappare un autografo al loro idolo David Beckam- hanno assistito ad un incontro 'galattico' (scusate il gioco di parole) tra i Los Angeles Galaxy e i 'Galacticos' del Real Madrid in tournee estiva in terra americana.. Risultato finale 2-0 per le merengues spagnole che con le loro stelle Ronaldo, Zidane e Beckam hanno divertito non poco il pubblico presente. Rimanendo in tema calcistico vorrei fare (per la prima volta in quasi due anni) uno strappo alle regole ed esprimere un sentimento rivolto a quanto sta succedendo in questi giorni a Genova alla piu' antica squadra di calcio del nostro Paese, Il GENOA Cricket and Football club 1893. Non volendo entrare nei termini tecnici del processo, vorrei esprimere tutto il mio disappunto e la mia amarezza nei confronti di quei signori della Federazione Italiana gioco calcio che non hanno capito che non si puo'umiliare e trattare cosi' una intera citta', regione e soprattutto una tifoseria unica e speciale nell'intero panorama calicistico italiano. Una tifoseria, quella genoana, orgogliosa, civile, rispettosa che si e' vista cancellare in 30 giorni un sogno cullato dieci anni durante i quali ha dovuto sopportare tutte le piu' grandi umiliazioni e sofferenza a cui si possa andare incontro; una condanna avvenuta a seguito di un processo portato avanti in modo prevenuto, con una sentenza che sembrava gia' scritta prima ancora di cominciare e che, a detta pure di giuristi neutri,fa acqua da tutte le parti e che manca di collegamenti logici. Una giustizia, quella sportiva, che nel caso di club di nome come Roma e Lazio ha sempre chiuso non uno ma due occhi cancellando centinaia di milioni di euro di debiti da un giorno all'altro, per "motivi di ordine pubblico (barzelletta all'italiana), creando leggi spalmadebiti appositamente per una squadra, per poi annullare queste leggi solo pochi mesi dopo. Adesso si vuole prendere il Genoa come esempio di tutti i mali del calcio, asserendo che i dirigenti rossoblu' hanno comprato una partita. Io non so se Preziosi abbia pagato i dirigenti del Venezia quei famosi 250.000 euro. Quello che so e' che normalmente, la giustizia sportiva aspetta (come SEMPRE successo)le decisoni della giustizia ordinaria e poi si mette in moto il processo sportivo. Non ho mai visto portare avanti un processo con tale celerita'non permettendo alla difesa di esporre la maggior parte delle proprie argomentazioni, e portare i suoi testimoni chiave. Non si puo' retrocedere di due serie una squadra, basandosi su intercettazioni telefoniche acquisite illegalmente e che peraltro non rivelano nulla di compromettente. Alla fine del processo nessuno dei 22 giocatori in campo quel giorno di genoa-Venezia e' stato condannato per illecito dai giudici. A questo punto mi chiedo, Come si puo' perpetrare un illecito senza che nessuno dei protagonisti in campo ne sapesse niente e ne prendesse parte? Qui sta il paradosso. Se il Genoa e' colpevole deve pagare. Ma la decisione deve avvenire attraverso un processo condotto in maniera corretta, con prove, permettendo alla difesa di difendersi come in qualunque tribunale del mondo e soprattutto nei tempi dovuti, non tutto in fretta e furia perche' si deve arrivare ad una condanna prima che i nuovi calendari vengano stilati. E soprattutto la pena (soprattutto se non si e' certi sulle motivazioni) deve essere proporzionata al danno commesso. Non si possono chiudere due occhi su oltre 300 milioni di euro di debito che avevano le due romane, lascinadole in A, e retrocedere di due serie il Genoa per 250.000 euro 'dubbi' e una serie di intercettazioni tutte da spiegare. Ho aperto questa parentesi perche' sentivo che fosse giusto difendere uno dei simboli della mia citta'.Simbolo che e' stato infangato e dato per colpevole da tutti i media italiani prima ancora del processo vero e proprio. Il 'Vecchio balordo' merita rispetto, e cosi' la sua citta' e i suoi tifosi. Take Care
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