Fermiamo il "tiro al Genoa e al Genoano"
Egregio Sig. Maltese,
va bene che il tiro al Genoa e al Genoano pare esser diventato lo sport retorico più praticato in Italia, ma siamo restati letteralmente allibiti nel legger quel che lei ha scritto sul Venerdì del 4 maggio scorso.
Ovvero "I tifosi del Genoa...sono pronipoti del genoani che nel '25, alla stazione di Torino, spararono colpi di pistola ad altezza uomo per salutare l'arrivo dei tifosi del Bologna, rivale per lo scudetto".
Ci si poteva aspettare di tutto, ma non un ribaltamento completo delle responsabilità di quell'episodio, ossia che i Genoani aggrediti fossero "magicamente" trasformati in aggressori e i "pistoleri" bolognesi diventassero, "oplà", addirittura "vittime". Tra l'altro l'unico ferito dai colpi di pistola, sparati tutti dai bolognesi, fu il portuale genovese Francesco Tintorio!
Vabbè, sorvoliamo sul fatto che tali "vittime" fossero il nerbo delle squadracce nere del gerarca fascista Leandro Arpinati, di cui speriamo abbia sentito parlare, dato che divenne anche presidente della F.I.G.C. e che tanto fece che, grazie alle intimidazioni violente, tipiche dell'epoca riuscì a scippare lo scudetto in questione al Genoa. E passi che, dopo il 25 Aprile, con il solito sistema all'italiana del "gabbata la festa, gabbato lo santo" , nessuno, F.I.G.C. e Bologna compresi, si sia mai degnato di ridare il maltolto al Genoa! Anche La Repubblica ne ha fatto più volte cenno!
Sull'episodio esiste un'ampia ed argomentata bibliografia giornalistica, storica, in rete, da consultare ed evitare una distorsione così assurda dei fatti.
Per non appesantire troppo, ci limitiamo a citare l'autorevole "La Stampa" di Torino, dunque doppiamente al di sopra delle parti.
Peccato veniale il fatto che i tifosi del Genoa non "salutarono l'arrivo" dato che l'episodio avvenne la sera, alle ore 20, a partita ampiamente finita, quando i due treni speciali erano fermi in stazione, in attesa di ripartire per le rispettive destinazioni.
Dai finestrini del treno occupato dai supporters bolognesi partì un colpo di rivoltella. Fu come il segnale di una sparatoria. Difatti subito una ventina di colpi seguirono a quel primo, sparati tutti - a quanto si afferma in base all'inchiesta promossa dall'autorità di polizia - dai finestrini del treno bolognese, contro il treno in attesa di partire per Genova....fortunatamente una sola persona era rimasta colpita: precisamente un viaggiatore del treno diretto a Genova.
Siamo, dunque, certi che vorrà porre rimedio alla cantonata presa (siamo sicuri in buona fede), rettificando quanto da lei erroneamente scritto, per correttezza nei confronti dei lettori, della verità storica e della Comunità Genoana che ci onoriamo di rappresentare
Cordialmente
Fondazione Genoa 1893
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